Sostegno psicologico Genitoriale: quando e perché
Il sostegno psicologico genitoriale, detto anche terapia di coppia genitoriale, è una tipologia di intervento psicologico, che ha come fine il consolidamento di una relazione funzionale tra appunto genitori e figli. Essere madre o padre non è semplice, soprattutto se alle prime armi, e alcune volte possono emergere situazioni conflittuali di difficile gestione. Così capita che ci si ponga domande come:
- Cosa sbaglio con mio figlio/a? Forse mi manca qualcosa?
- Come faccio a sapere se sono una brava mamma o un bravo papà?
- Essere genitori è una caratteristica innata?
- Cosa fare quanto mi sento distante da mio figlio, o a disagio con lui in determinate situazioni?
Scopriremo oggi quando ha senso rivolgersi ad un professionista, che sia psicologo o psicoterapeuta, per ricevere supporto. Numerose ricerche in ambito psicologico hanno infatti portato a risposte concrete, che tuttavia devono essere contestualizzate. Noi di Helpmeout siamo soliti ricorrere a metodologie scientificamente provate, sia durante il nostro lavoro, che l’attività di informazione sul blog. E questa guida non fa eccezione: prendendo spunto dalle migliori fonti, cercheremo informazioni rilevanti. Partiamo da una domanda che infesta le menti di molti: bravi genitori si nasce o si diventa?
Genitorialità: un mondo in continua evoluzione
L’essere umano possiede per certo una naturale spinta nel coltivare e promuovere la vita. Da un lato, quindi, si potrebbe affermare che la disposizione genitoriale è in parte innata. Dall’altro preme specificare che gli altri aspetti che possono influenzare la genitorialità non sono affatto innati, e che “genitori si diventa”. Gli aspetti più importanti vengono infatti promossi dal contesto di vita, influenzati dalle esperienze pregresse, e possono migliorare o peggiorare nel tempo:
- Rapporto di coppia che si ha con il proprio partner (condivisione di intenti, complicità)
- Il sostegno dal contesto sociale esistente;
- Eventi traumatici significativi;
- Capacità cognitive della coppia genitoriale;
- Capacità emotive e relazionali del genitore;
- Il modo con il quale una mamma e/o un papà percepisce se stesso come tale.
I fattori che influenzano il modo nel quale si affronta questa nuova sfida è legato sia al momento presente che alle esperienze passate. Per esempio, il modo in cui il genitore è stato a sua volta accudito da bambino potrebbe avere un peso importante. Diventare genitori significa accettare di passare da individui ad una coppia in grado di mettere in atto comportamenti cruciali nello sviluppo del bambino.
Per questo risulterebbe fondamentale cogliere eventuali fattori di rischio. Un supporto psicologico genitoriale risulterebbe utile non solo al manifestarsi di un disagio, ma anche in ottica preventiva. Il risultato di interventi psicologici precoci con i genitori potrebbe evitare che eventuali interazioni disfunzionali possano poi sfociare, sul lungo periodo, in una psicopatologia.
In ultimo, il ruolo genitoriale cambia con il cambiare del bambino e della coppia di genitori. Le variabili sono molteplici, impossibili da calcolare a priori. E, arrivati a questo punto, sorge quasi spontanea la seguente domanda: quali sono le caratteristiche ideali di un buon genitore?
Le caratteristiche ideali di un buon genitore
Le fake news, ultimamente, vanno forte. Per attirare curiosi, e distribuire disinformazione, si tende a dare al proprio contenuto un titolo che viene definito “Clickbait”. Si tratta appunto di una frase forte, che spesso corrisponde a domande esistenziali alle quali non c’è risposta. Ed è un po’ quello che abbiamo fatto (a fin di bene) con il titolo di questo ultimo paragrafo. Non esiste, in assoluto, l’elenco delle caratteristiche ideali del buon genitore. Ognuno di noi possiede un bagaglio di esperienze differente, essendo così unico sia come essere umano, che come mamma o papà. Come abbiamo scritto nei contenuti su instagram, e in un nostro articolo precedente:
“Si tratta di un’avventura unica…in quanto crescere con il proprio bambino spalanca la dimensione del mistero, dell’enigma: genitori si diventa, giorno dopo giorno, insieme al proprio bambino, a partire dalla quotidianità e mamma e papà scopriranno nuovi aspetti di sé e dell’altro“
Non esiste, quindi, il “manuale” del buon genitore, né il “giusto” o lo “sbagliato” a prescindere. Esistono, tuttavia, alcune accortezze che possono tornare utili. I genitori dovrebbero essere:
- Emotivamente accessibili;
- In continuo ascolto dei segnali inviati dal bambino, per poter fornire risposte adeguate;
- In grado di adattarsi contemporaneamente al ruolo genitoriale e di partner.
Come avrai capito, quindi, essere genitori non è semplice e non esiste il “metodo sicuro”. Potrebbe accadere che, soprattutto in fasi spesso più impegnative come l’adolescenza, si manifestino situazioni di disagio psicologico. Percepire il proprio figlio più distante è una situazione del tutto normale, se accompagnata da sporadici avvicinamenti. In caso contrario, potrebbero crearsi distanze emotive difficili da colmare senza il supporto di un professionista. A chi rivolgersi?
Sostegno Psicologico Genitoriale: a chi rivolgersi?
La genitorialità rappresenta un’esperienza complessa, abitata da emozioni intense tra loro contrapposte. Felicità, sorpresa, ma anche tristezza o paura legata ad insicurezze. Intraprendere un’attività di sostegno psicologico genitoriale offre spunti di crescita personale per entrambi i partner e a livello famigliare. Saper gestire in modo funzionale i conflitti di tutti i giorni migliorerà la comunicazione, favorendo un clima sereno.
Tutto questo a patto che l’intervento venga erogato da “addetti ai lavori”. Psicologi e psicoterapeuti formati in anni di studio ed esperienza alle spalle, come i professionisti che compongono il nostro team. Se pensi di averne bisogno di un supporto funzionale, ma sei indecisa/o, possiamo aiutarti anche in questo. Come funziona? Non dovrai fare altro che compilare un breve questionario, appositamente progettato per permetterti di esprimerti al meglio. Una volta che avremo capito il tuo bisogno, ti forniremo una soluzione concreta. Tra i membri del team Helpmeout, sceglieremo quello giusto per te.
E non è finita: potrai usufruire di un primo colloquio gratuito conoscitivo. Vogliamo darti la possibilità di provare “con mano”, senza investire un solo euro, che il nostro professionista sia in grado di supportarti al meglio. Sarai tu a decidere, in seguito, se proseguire oppure no. Il tutto si svolgerà online, per garantire privacy, confort e sicurezza. Sei titubante? Tentar non nuoce! Compila il questionario, e usufruisci del colloquio conoscitivo gratuito. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, bensì di coraggio.
Related Posts
Sostegno psicologico Genitoriale: quando e perché
Il sostegno psicologico genitoriale, detto anche terapia di coppia genitoriale, è...
Adolescenza: Perchè è così difficile?
Ogni genitore lo sa: l’adolescenza rappresenta una delle fasi più delicate del...
Mio figlio non vuole studiare. Come alimentare la motivazione scolastica
Tempo stimato di lettura: 6 min 40 sec