Depressione: sintomi e come uscirne
La depressione è una patologia di primaria importanza, nella quale è presente un disagio psicologico grave, che può peggiorare col passare del tempo. Molto spesso, le persone tendono ad abusare del termine, definendosi come depresse in varie situazioni. Anche a te sarà capitato di esprimerti in questo modo, e di dichiararti depresso/a dopo una brutta notizia o un evento negativo.
Come vedremo, però, per depressione clinica o disturbo depressivo maggiore s’intende qualcosa di ben più grave. La ricerca scientifica ha infatti più volte dimostrato che l’utilizzo colloquiale di “depressione” si riferisce ad una variazione dell’umore temporanea, nella norma. Scopriremo, in questo contenuto, che il termine in realtà si riferirebbe ad una vera e propria condizione psicopatologica piuttosto diffusa. Forniremo un elenco dei sintomi, e risponderemo alle domande più frequenti, come:
Cosa significa davvero soffrire di depressione?
Come capire se il quadro sintomatologico è grave;
Cosa si può fare quando si è depressi?
E molto altro.
Troverai inoltre alcuni consigli utili per gestire al meglio situazioni di disagio psicologico. Tengo a ribadire che ogni informazione esplicata nelle prossime righe è di carattere puramente informativo, e non può sostituire il parere di un esperto della salute mentale. Andiamo ora alla ricerca di risposte concrete.
Cosa significa soffrire di depressione?
Il disturbo depressivo maggiore è una psicopatologia presente in ogni paese del mondo. Secondo il manuale Handbook of Psychological Assessment, Case Conceptualization, and Treatment di Hersen e colleghi, le donne hanno in media in percentuale una più elevata possibilità di sviluppare uno o più episodi depressivi rispetto ai maschi. Molto spesso, dopo l’esordio i sintomi tendono a scomparire da soli. In mancanza di un trattamento specifico, tuttavia, vi è un’elevata possibilità di ricadute.
I sintomi della depressione abbracciano un’ampia gamma di variabili, oltre al tono dell’umore. Possono essere presenti infatti sintomi cognitivi, comportamentali, emotivi, motivazionali e fisici:
Sintomi Cognitivi della depressione
- Possedere una percezione distorta di se stessi in senso negativo;
- Scarsa autostima percepita;
- Pessimismo cronico, sensazione che nulla potrà mai migliorare;
- Decremento di prestazioni cognitive (minore attenzione, difficoltà a ricordare le cose, e a compiere ragionamenti semplici).
Sintomi Comportamentali della depressione
- Insonnia e/o ipersonnia nella quasi totalità del tempo;
- Agitazione e lentezza, rallentamenti psicomotori reali;
- Diminuzione della produttività nella performance lavorativa e quotidiana;
- Ritiro sociale.
Sintomi emotivi e motivazionali della depressione
- Umore depresso, tristezza (sentirsi infelici e svuotati di ogni energia);
- Anedonia (incapacità di provare appagamento o piacere);
- Sentimenti di rabbia o agitazione senza un motivo specifico;
Sintomi fisici della depressione
- Percezione di dolori generali piuttosto frequenti e senza una causa chiara;
- Emicrania, gastrite e in casi gravi colite;
- Diminuzione o aumento marcato di appetito;
Per una diagnosi effettiva di depressione clinica (disturbo depressivo maggiore), i sintomi sopra elencati devono essere presenti per periodi di tempo prolungati, e con dinamiche specifiche, che uno psicologo abilitato conosce alla perfezione. Come fare a distinguere un mood depresso da una depressione grave?
Quando la depressione è grave?
Quadri sintomatologici simili, se protratti sul lungo periodo, sfociano in una compromissione severa della vita dell’individuo. La depressione è grave quando i sintomi ci paralizzano, e non permettono più di portare avanti le nostre giornate come in precedenza. Il reale significato del termine “depressione”, quindi, va ben oltre la tristezza o emozioni contrastanti del momento, e presenta una realtà di difficile interpretazione dai non addetti ai lavori.
Alcuni studi suggeriscono che l’attività fisica, sia aerobica sia anaerobica, possa influire in modo positivo sulla sintomatologia. Celebri sono gli studi di James Blumenthal. In particolare, in uno studio del 2000, pubblicato sulla rivista internazionale Psychosomatic medicine, viene testata l’efficacia di protocolli aerobici su pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore. Nonostante i risultati siano certamente incoraggianti, tali pratiche non devono essere intese come il fulcro dell’intervento, bensì come a supporto.
La miglior strategia, quindi, consisterebbe nel recarsi da un professionista sia in ottica preventiva che di intervento. Esistono infatti numerosi modelli validati scientificamente, in grado di risolvere il problema alla radice, per evitare che si ripresenti nei mesi e negli anni successivi. Quali sono, nello specifico, le figure professionali da contattare?
Cosa si può fare quando si è depressi?
La depressione, così come tante altre condizioni patologiche mentali, viene spesso sottovalutata (“tanto è solo una cosa psicologica”, oppure “esiste solo nella tua testa, non è reale”). Quindi, per prima cosa, possiamo dirti cosa NON FARE assolutamente, se pensi di soffrire di disagio psicologico. Evita di recarti da improvvisati. Gli amici e i famigliari sono una risorsa importante, ma non possono in alcun modo sostituire un professionista della salute mentale come lo psicologo.
Essere del mestiere, oltre all’iter formativo che dura dai sei ai dieci anni, permette di sviluppare una certa empatia nei confronti delle persone e della loro sofferenza. Per farti un esempio concreto, essendo i membri del nostro team abilitati legalmente, e avendo sviluppato una determinata esperienza a contatto con il disagio psicologico, sono in possesso delle migliori metodologie per aiutarti. Cercare aiuto da altre figure, che non vantano di un background adeguato, potrebbe complicare le cose anziché migliorarle.
Allo stesso modo, evita l’autodiagnosi. Come ribadito nel primo paragrafo, una risorsa trovata su internet rappresenta un buon punto di partenza per intraprendere un percorso con specialisti, ma di certo non sostituisce una diagnosi professionale.
Come possiamo esserti utili?
Noi di Helpmeout mettiamo a disposizione un servizio di supporto psicologico online, a prezzi calmierati e con primo colloquio gratuito. Se cerchi aiuto, o pensi di soffrire di un disagio psicologico, ma non sai bene “come e perchè”:
- Compila il questionario, che ci permetterà di comprendere quale, tra i membri del nostro team, ha le migliori competenze per supportarti;
- Usufruisci del primo colloqui gratuito conoscitivo con il professionista.
- Decidi in che modo proseguire.
In questo modo potrai avere le idee chiare su come e perché una terapia individuale (o di coppia) potrà esserti utile. Rimaniamo a disposizione per qualunque dubbio o domanda in merito. Se hai un problema, noi siamo qui per aiutarti a risolverlo, con competenza e strategie scientifiche. Compila il questionario e usufruisci di un primo colloquio gratuito. Life is too short to be unhappy.
[…] L’utilità della terapia di coppia è stata investigata in numerosi studi, che hanno preso piede da più di vent’anni ad oggi. Il primo contributo fu di Hahlweg e Klann, che nel 1997 ne testarono l’efficacia in Germania e Austria. Lo studio venne poi replicato da Klann stesso nel 2011, ottenendo risultati che ne confermarono l’utilità. Secondo gli studiosi, lo psicologo di coppia e l’iter terapeutico sarebbero fondamentali per gestire conflittualità in modo costruttivo, alleviare lo stress quotidiano e a prevenire eventuali sintomi depressivi. […]
[…] di disgusto nei confronti di se stesso. Un’abbuffata è solitamente seguita da senso di colpa, sintomi depressivi e diminuzione di autostima. Al contrario di altri disturbi alimentari come l’anoressia e la […]