Adolescenza: Perchè è così difficile?
Ogni genitore lo sa: l’adolescenza rappresenta una delle fasi più delicate del ciclo di vita.
Quel bambino che ieri era così responsivo, così pacato ed attento a scuola, oggi sembra non essere più il nostro bambino. Parlare con lui sembra un’impresa impossibile, vediamo spesso dei voti bassi sul registro elettronico e non ce ne capacitiamo. Quando si prova a sondare il terreno si trovano spesso delle barriere, altre volte degli scatti di rabbia per noi incomprensibili.
Cosa si cela dietro tutto questo? Come si fa a navigare in questo fiume burrascoso?
Prima di tutto, per poter vivere al meglio questo periodo è fondamentale comprendere cosa stia accadendo nella mente di nostro figlio e cosa significhino quei comportamenti che ai nostri occhi possono apparire immotivati.
Come sottolinea la Teoria Psicosociale dello Sviluppo (Erickson, 1950), l’adolescenza rappresenta la fase di vita in cui ogni individuo si trova di fronte all’arduo compito di creare una propria identità. Tale periodo è caratterizzato da cambiamenti fisici e nuove esigenze sociali, che pongono la persona in un inevitabile periodo di confusione e conflitti interiori.
Come trovare la propria identità?
In questa delicata fase della vita l’adolescente si trova a fare i conti con differenti compiti evolutivi, attraverso i quali potrà definire la propria identità e ritrovare un proprio equilibrio.
I compiti evolutivi caratteristici dell’adolescenza sono quattro: il processo di separazione-individuazione, la nascita sociale, la mentalizzazione del sé corporeo e la definizione e la formazione dei valori (Pietropolli Charmet, 1990,1991; Lancini, Turuani, 2009).
- Processo di separazione-individuazione: una delle più grandi sfide dell’adolescente è quella di rendersi indipendente dai propri genitori, non solo su un piano intelletuale, ma anche su un piano affettivo. L’adolescente in questo processo è mosso da sentimenti contrastanti: da una parte sente una spinta che lo motiva ad investire in altre direzioni che non siano quelle originarie, una spinta al raggiungimento di un’indipendenza dalle rappresentazioni mentali che ha dei propri genitori. Dall’altra parte però, l’adolescente, sente ancora il richiamo dell’unione profonda sperimentata durante l’infanzia con le figure genitoriali. Il processo di separazione e individuazione rappresenta un compito molto delicato per l’adolescente, per questo è importante non sminuirlo ed avere in mente che oggi tale processo viene spesso agito con comportamenti deludenti per i genitori, non più tramite comportamenti trasgressivi come avveniva in passato. In questi comportamenti si cela quindi il desiderio di ritrovare il legame originario con il genitore.
- Nascita sociale: ogni adolescente è chiamato a definire un ruolo nelle realtà in cui vive, un ruolo che possa indicare la direzione da prendere per costruire il proprio futuro. La costruzione del proprio Sé sociale avviene per lo più attraverso le relazioni con i pari, per questo scuola ed eventuali sport/hobbies sono le realtà in cui i ragazzi si misurano con tale sfida. Alla luce di questa osservazione possiamo comprendere come mai la scuola ed i momenti di svago rivestano un ruolo così centrale per i nostri figli, che investono o disinvestono su tali realtà. Ecco quindi che i voti di scuola, la condotta, la serenità o l’agitazione durante le attività ludiche e sportive possono diventare delle cartine tornasole del mondo interno dell’adolescente, sebbene vadano lette contestualmente ad altri fattori.
- Mentalizzazione del Sé corporeo: è importante ricordare che l’adolescenza coincide con il periodo della pubertà, ossia un periodo in cui avvengono numerosi cambiamenti fisici, soprattutto riguardanti i caratteri sessuali. Tali cambiamenti sono spesso di non facile accettazione per l’adolescente che inevitabilmente fa i conti con ideali di bellezza sempre più lontani dallo standard, ma sempre più riconosciuti come prioritari. Tali confronti generano spesso sentimenti di inadeguatezza e vergogna, sentimenti che si sperimentano poi nell’interazione con i pari.
- Definizione dei valori: per costruire la propria identità è necessario che l’adolescente scelga anche dei valori di riferimento che andranno a costituire il proprio senso etico ed i propri ideali. La ricerca di valori avviene tramite l’incontro con l’altro, in particolare con figure diverse dai propri genitori (per esempio insegnanti, allenatori, amici, youtuber etc). Da questi incontri l’adolescente dovrà poi effettuare una sintesi che gli permetta di creare un proprio sistema valoriale. Tale processo oggi è più complesso rispetto a qualche decennio fa, poiché le persone sono bombardate fin dall’infanzia da modelli valoriali differenti, molti lanciati anche da strategie di marketing, attraverso i Mass media ed internet. Una scelta più ampia non può che rendere più faticoso e dispersivo il processo di sintesi necessario per creare una propria linea etica.
Alla luce di queste sfide, risulta più semplice comprendere i sentimenti di rabbia, paura e confusione sperimentati dai nostri figli. Risultano più comprensibili le arrabbiature ed i silenzi. Tuttavia questo non rende più semplice l’arduo compito del genitore, che in questa fase dovrà trovare la giusta distanza per “sorreggere il proprio figlio da lontano”. Spesso sono le madri ad avere maggiore difficoltà nel lasciare andare il proprio figlio per permettergli di sperimentarsi e di costruire la propria identità in ambienti che siano diversi da quello familiare, è quindi grazie al supporto del partner che ciò può avvenire con più semplicità.
Per questo è importante che tra genitori e figli ci siano degli equilibri che permettano a tutti i componenti di sostenersi l’un l’altro nel proprio ruolo. Per concludere, durante l’adolescenza il genitore dovrà lasciare al proprio figlio lo spazio di esplorare, cadere, facendosi trovare vicino e disponibile quando egli richiederà vicinanza, proprio come quando muoveva i primi passi. Del resto non è un caso che l’adolescenza venga spesso descritta come una seconda nascita.
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Scritto da:
Dottoressa Elena Oppedisano
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